Vi sono diversi fattori chiamati “di rischio” che possono agevolare l’insorgenza di un disturbo ossessivo compulsivo. Tra i principali vi sono:
Ereditarietà: avere in famiglia un parente che soffre del disturbo e può fungere da modello negativo;
Educazione: avere genitori con uno stile educativo rigido, con aspettative elevate per i quali l’errore è inammissibile comporta la trasmissione ai figli del timore di commettere errori e quindi della necessità di prestazioni perfette. I figli di questi genitori possono sviluppare un carattere insicuro e timoroso, diventare perfezionisti, autocritici ed eccessivamente severi con se stessi. Anche genitori esageratamente ansiosi e iperprotettivi possono avere figli che sviluppano un disturbo ossessivo compulsivo.
Eventi di vita difficili: vivere situazioni traumatiche, lutti, episodi di bullismo o violenze può portare all’insorgenza del disturbo. Anche eventi di portata minore possono incidere nella sua insorgenza, quali ad esempio un eccessiva solitudine, isolamento o la presenza di situazioni conflittuali in famiglia.
Personalità: persone ansiose e perfezioniste possono incorrere più facilmente in un DOC del controllo; altri fattori di vulnerabilità legati ad aspetti di personalità possono essere l’eccessiva timidezza alla quale può associarsi un incapacità di imporsi oppure avere un immagine negativa di sé.
La combinazione dei fattori sopraelencati può far insorgere un disturbo ossessivo compulsivo , di solito questi elementi si sommano e si rinforzano a vicenda, ovviamente più fattori di rischio sono presenti nella vita di una persona più è facile che insorga il disturbo. Tuttavia non sempre è così, vi sono persone con diversi fattori di rischio che non incorrono mai in un disturbo ossessivo compulsivo e viceversa persone senza questi aspetti che ne soffrono.
Nonostante il disturbo ossessivo compulsivo sia ritenuto da chi ne soffre uno sgradevole inquilino con cui dover convivere, il più delle volte è complesso liberarsene. Come mai? Per via dei vantaggi che il disturbo stesso procura a chi ne soffre. Ad esempio chi si lava in continuazione le mani per paura di contrarre una malattia troverà gratificazione nel suo rituale, diminuiranno le ansie e le preoccupazioni anche se il sollievo sarà solo momentaneo, inoltre lavarsi le mani riduce effettivamente il rischio di ammalarsi. Vi sono altri tipi di vantaggi correlati alle differenti classificazione del disturbo ossessivo compulsivo: chi teme il verificarsi di catastrofi grazie al DOC ne riduce il rischio, l’eccessivo controllo e l’attenzione riposta riduce infatti la possibilità di incorrere in pericoli o commettere errori, chi invece teme caos e disordine troverà che pulizia ed ordine inducono gioia e soddisfazione. Vi sono inoltre dei vantaggi secondari per chi soffre di DOC, essere occupati con ossessioni permette di sviare da pensieri di solitudine e conseguenti emozioni negative, mantiene la mente occupata, difende da conflitti familiari e sposta l’attenzione dai ricordi traumatici e dolorosi.
In conclusione il disturbo ossessivo compulsivo si radica nella vita di chi lo ospita proprio per i diversi vantaggi che porta con sé, è necessario che chi ne soffre si interroghi in merito a questi poiché sarà l’aspetto dal quale partire per il cambiamento.
Talvolta cambiare stile di vita risulta facile altre volte diventa più difficile e si necessita di un sostegno terapeutico.